Un nuovo stabilimento di 6.000 mq per la produzione di farmaci
Il caso Zambon Pharma

PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN NUOVO IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI FARMACI DI 6.000 MQ CHE AMPLIA, SU TRE LIVELLI, UN COMPLESSO INDUSTRIALE ESISTENTE, PER SODDISFARE TUTTI I REQUISITI RELATIVI ALLE GMP, ALLE CLASSIFICAZIONI DELLE AREE COINVOLTE, AL PROGETTO ARCHITETTONICO, PROGETTATO DA UN ARCHITETTO DI MONDO, E ALLE COSTRIZIONI URBANE E AUTOSTRADALI.

QUESTE SONO STATE LE SFIDE AFFRONTATE DA PLANEX PER SODDISFARE LE RICHIESTE DI UN’AZIENDA LEADER NEL SETTORE FARMACEUTICO, TRA LE DIECI PIÙ IMPORTANTI IN ITALIA.

Un progetto davvero importante e ambizioso, iniziato a giugno 2018 e terminato ad agosto 2021, durante la pandemia COVID-19, che comprende anche le nuove linee di riempimento in aree classificate, i laboratori di microbiologia e i magazzini per la produzione di uno dei prodotti più noti del gruppo farmaceutico.

Il contesto ha chiaramente richiesto un altissimo livello di preparazione in molte aree di competenza e specializzazione: gestione dell’iter autorizzativo e dei requisiti GMP, progettazione dell’impianto farmaceutico (aree classificate, HVAC, fluidi farmaceutici, impianti elettrici e speciali, automazione di processo, gestione dei dati), progettazione e realizzazione dell’ingegneria strutturale, dell’impiantistica tradizionale (impianti di termo-raffreddamento, pompaggio, distribuzione e smaltimento dei fluidi, trasformazione e distribuzione dell’energia elettrica, protezione dalle scariche atmosferiche, ecc.), dell’ingegneria della sicurezza del sito, del Project & Construction Management, IQ/OQ/PQ.

All’inizio il cliente si rese conto che, da un lato, era importante fare riferimento a un unico referente responsabile di tutta l’ingegneria, mentre, dall’altro, era altrettanto strategico poter contare sui migliori specialisti per ogni disciplina ingegneristica. È stato quindi fondamentale fondare un’organizzazione dedicata all’eccellenza, in grado di organizzare un team variegato di specialisti di diverse discipline ingegneristiche, e di superare le obsolete logiche verticistiche sposando i più moderni paradigmi organizzativi a matrice.

In questo modo è possibile fornire al cliente referenze qualificate e dirette con ciascun esperto, mantenendo il controllo dell’intero progetto.

COME È POSSIBILE GESTIRE L’INTERO
L’INTERO PROCESSO DEL PROGETTO?

A CHI RIVOLGERSI PER LA GESTIONE E IL COORDINAMENTO DI UN APPALTO MULTIPLO?

COME ORGANIZZARE E INTEGRARE UN TEAM DI LAVORO COSÌ ETEROGENEO?

COME TENERE SOTTO CONTROLLO TEMPI E COSTI?

COME GESTIRE UN CANTIERE COMPLESSO DURANTE LA PANDEMIA DI COVID-19?

Molte grandi organizzazioni nazionali e internazionali offrono servizi di ingegneria; tuttavia, è noto che tali aziende si basano su rigide organizzazioni interne in cui pochi tecnici senior devono gestire schiere di progettisti junior con il rischio di veder affidato il progetto a figure giovani e inesperte o di rallentare enormemente i flussi di lavoro, ricorrendo a processi formali e standardizzati.

Il cliente, rivolgendosi a Planex, ha deciso di optare per una soluzione efficace ed efficiente; l’attenta selezione di partner di alto livello tecnico ha permesso di costruire, e coordinare con i suoi senior-partner, un team stabile e competente di professionisti altamente motivati. Solo una rete non verticistica e un’organizzazione ben coordinata possono garantire questo tipo di efficienza.

Il progetto è iniziato a giugno 2018 secondo i tempi previsti, seguendo un “diagramma a zone e di transizione”, e si è concluso nell’agosto 2021. Ha coinvolto:

  • Oltre 300 documenti, frutto di più di 9.000 ore di lavoro.
  • Strutture, impianti e architettura sono stati modellati in BIM, creando modelli ricchi di informazioni che hanno fornito agli appaltatori progetti perfettamente coordinati in grado di eliminare imprevisti e interferenze.
  • La costruzione ha impegnato oltre 8.000 ore di lavoro per Planex e ha visto oltre 120 rapporti ufficiali per la Direzione Lavori e il coordinamento della sicurezza realizzati con migliaia di comunicazioni via e-mail.
  • Sono stati gestiti e approvati oltre 120 subappalti.
  • Sono state esaminate e approvate oltre 130 schede tecniche meccaniche e 140 schede tecniche elettriche.
  • L’opera è stata completata, collaudata, qualificata e attualmente in fase di validazione.
  • Nonostante la pandemia di Covid-19, il budget è stato assolutamente rispettato senza includere significativi costi aggiuntivi.
  • Il modello BIM sviluppato sarà la base per la gestione e la manutenzione dell’impianto con il supporto dell’Asset Information Model, che sarà un grande e innovativo supporto per la conformità alle GMP.
Si tratta quindi di un grande successo per Planex che, con un team di altissimo livello e una struttura all'avanguardia sotto tutti i punti di vista, si è dimostrata ancora una volta in grado di realizzare grandi progetti, risultando una soluzione altamente competitiva anche nel mondo della "Big Engineering".
L’autore è uno dei soci fondatori della società di ingegneria Planex s.r.l. dal 2002 e da oltre 30 anni si occupa di processi di ingegneria di impianti ed edifici farmaceutici. La sua carriera inizia nel 1989 con le attività di progettazione e costruzione di un nuovo reparto di prodotti iniettabili liofilizzati della società Lepetit, all’epoca appartenente al gruppo DOW Chemical, e prosegue oggi con la progettazione e la direzione lavori del nuovo sito produttivo M. Polo del Gruppo Zambon, il Masterplan del sito di uno stabilimento ITALFARMACO S.p.A, la realizzazione di un nuovo reparto produttivo di Fresenjus Kabi S.p.A., vari interventi all’interno del centro di ricerca EVOTEC Aptuit di Verona. Nel corso della sua carriera ha lavorato anche su altre tipologie di edifici estremamente complessi; ha curato la realizzazione del nuovo sito produttivo del Pastificio Rana S.p.A. a San Giovanni Lupatoto – Verona, il nuovo padiglione dei Cetacei per l’Acquario di Genova, il collaudo dei sistemi a torre Isozaki Allianz a Milano e molti altri.
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