DALLO SVILUPPO DELLA PRIMA TRANSIZIONE E DEL DIAGRAMMA DI FLUSSO, ALLA VALIDAZIONE DEL NUOVO REPARTO FARMACEUTICO, POSSONO PASSARE FINO A 2 ANNI E MEZZO, DURANTE I QUALI POSSONO EMERGERE MOLTI PROBLEMI.
TRA QUESTI PERICOLI, I PIÙ INSIDIOSI POSSONO INSINUARSI NELLE PRIME FASI DEL PROGETTO.
VEDIAMO QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFICOLTÀ E COME IL PM PUÒ INTERCETTARLE E MUOVERSI PRIMA CHE CAUSINO DANNI ENORMI.
Gli obiettivi del PM in uno stabilimento farmaceutico GMP
Per raggiungere questi obiettivi è necessario
DOVE SI NASCONO LE MINACCE AGLI OBIETTIVI DEL PM?
Le minacce più sottili e potenzialmente pericolose per il budget e le scadenze dell’edificio non dipendono da aspetti tecnologici, ma hanno origine dai processi autorizzativi dell’ingegneria.
Forse solo pochi PM del settore life science hanno mai considerato l’esistenza di una disciplina chiamata “ingegneria delle autorizzazioni“, eppure questa fase del processo è la più delicata e incerta perché gli interlocutori sono esterni al processo di realizzazione e molto spesso il loro approccio burocratico rallenta il processo decisionale e incide fortemente sui tempi e sui costi dell’opera.
Vediamo quali sono gli aspetti, generalmente coinvolti, che devono essere considerati e valutati durante la fase di ingegneria autorizzativa:
Occorre prestare molta attenzione a valutare come i singoli vincoli si influenzino a vicenda, spesso compromettendo la fattibilità dell’opera. Alcuni esempi:
L’ingegneria delle autorizzazioni ha un forte impatto sul business plan.
Il PM non può permettersi di non rispettare le scadenze e i limiti di budget del business plan.
Per questi motivi il Project Manager deve affrontare l’ingegneria delle autorizzazioni fin dall’inizio.
Solo in questo modo il PM non correrà il rischio di modificare scadenze e budget dopo che l’OdV ha stanziato il budget, pianificato il business, lanciato la comunicazione istituzionale, ecc.